Il 15 dicembre 2020 – dopo un’anteprima in occasione della ricorrenza del 75° anniversario della Liberazione, nella settimana dal 25 aprile al 2 maggio 2020 – è stato pubblicato il portale Partigiani d'Italia, che fornisce la possibilità di consultare, previa registrazione gratuita, i dati e le riproduzioni digitali degli schedari prodotti dalle commissioni istituite, a partire dal 1945, per l’attribuzione delle qualifiche partigane.
Nel 2012 è stato versato all'Archivio Centrale di Stato l’archivio dell’Ufficio del Servizio Riconoscimento qualifiche e per le ricompense ai partigiani (Ricompart) del Ministero della difesa che conserva la documentazione prodotta dalle commissioni regionali costituite nell'immediato dopoguerra e quella ascrivibile alla Commissione unica nazionale istituita nel 1968 dopo lo scioglimento di quelle e l'accentramento a Roma delle procedure di riconoscimento.
Parte consistente dell'archivio è costituita da circa settecento scatole, raggruppate in base alle commissioni, contenenti schede intestate a quanti, avendo partecipato a vario titolo alla lotta di liberazione nazionale, chiesero che fosse riconosciuto il loro contributo alla Resistenza. Le informazioni riportate nelle schede variano a seconda delle Commissioni, ma generalmente esse riguardano i dati anagrafici (nome, cognome, luogo di nascita, nome del padre e della madre, etc.), le attività svolte nelle formazioni partigiane e negli altri corpi volontari, le ferite che hanno prodotto invalidità o mutilazioni, l’eventuale uccisione nel corso della lotta di liberazione, i lavori della commissione, l’esito della valutazione che comporta il riconoscimento delle qualifiche previste dal DL 21 agosto 1945 n. 518. Si tratta quindi di una fonte di importanza inestimabile non solo perché permette di ricostruire con buona approssimazione la dimensione quantitativa del fenomeno partigiano, ma anche perché costituisce, nel suo insieme, una sorta di repertorio nominativo dei partigiani combattenti e dei patrioti.
Nel 2017 la Direzione generale archivi ha assegnato all'Icar un finanziamento al fine di avviare un progetto per rendere accessibile ai ricercatori e ad un ampio pubblico questa rilevante documentazione.
Sulla base di tale finanziamento, l’Icar negli anni 2017-2019 ha elaborato, in collaborazione con la Scuola Normale Superiore (SNS), un progetto per la digitalizzazione degli schedari e la realizzazione di una banca dati.
Nel 2017, inoltre, l’Icar ha avviato con l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” (Istoreto) attività di studio e ricerca per la promozione della conoscenza ad un ampio pubblico della composizione delle formazioni partigiane durante la lotta di liberazione, basati sulle schede nominative e altra documentazione archivistica prodotta dalle commissioni per il riconoscimento della qualifica partigiane.
Nel 2018 l'Icar ha avviato con l'Istituto nazionale Ferruccio Parri. Rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea attività finalizzate al completamento, al consolidamento, all'implementazione e alla divulgazione del portale "Partigiani d'Italia".