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Istituto Centrale per gli Archivi - ICAR

Portale Antenati | Dal registro alla Storia: Elvira Notari

 

                                               

                                                 Archivio di Stato di Salerno > Stato civile italiano > Salerno > 1875

Maria Elvira Giuseppa Coda, meglio conosciuta come Elvira Notari, nacque a Salerno il 10 febbraio 1875. Dopo aver conseguito il diploma magistrale, iniziò la sua carriera come insegnante. La sua vita prese una svolta decisiva con il trasferimento a Napoli, città vibrante di fermenti culturali, dove incontrò il fotografo Nicola Notari, che divenne suo marito nel 1902.

Affascinata dal mondo emergente del cinema, Elvira iniziò collaborando con Nicola nella colorazione a mano di fotogrammi e pellicole. Insieme, riconobbero il potenziale della settima arte e decisero di ampliare la loro attività. Napoli, all'epoca territorio assai sensibile alla cultura cinematografica, offrì l'ambiente ideale per fondare la Dora Film, casa di produzione destinata a ottenere fama internazionale.

Elvira, dotata di straordinaria creatività e spirito imprenditoriale, assunse un ruolo centrale nella gestione della Dora Film. Tra il 1906 e il 1930, diresse oltre 60 sceneggiature tra film e documentari. Le sue produzioni erano profondamente radicate nella realtà dei quartieri popolari napoletani: attraverso storie di vita quotidiana, intrecci drammatici e personaggi autentici, spesso interpretati da attori non professionisti, riusciva a creare un forte legame emotivo con il pubblico.

Superando il semplice verismo, Elvira prestò particolare attenzione alla psicologia dei personaggi, promuovendo una recitazione naturale e realistica. Questo approccio innovativo si distanziava dall'enfasi tipica del cinema internazionale dell'epoca, contribuendo a definire uno stile unico e originale.

Il successo della Dora Film travalicò i confini nazionali, estendendosi fino a New York, dove venne aperta una succursale per soddisfare la crescente domanda della comunità italo-americana. I migranti italiani trovarono nelle opere di Elvira un prezioso collegamento con le proprie radici culturali.

Tuttavia, con il passare degli anni, questo modello cinematografico affrontò crescenti difficoltà. Le rigide restrizioni imposte dal regime fascista, unite al cambiamento delle tendenze artistiche, osteggiarono la produzione della cinematografia napoletana a favore di quella nazionale. Nonostante gli sforzi e i numerosi tentativi di adattamento, la Dora Film fu costretta a chiudere definitivamente nel 1930.

Elvira Notari si ritirò a Cava de’ Tirreni, dove visse lontana dai riflettori fino alla sua scomparsa, avvenuta il 17 dicembre 1946.

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