Sala Spadolini
Via del Collegio Romano - 27, Roma
30 gennaio 2019, ore 9.30
PRESENTAZIONE
Le fondazioni, gli istituti culturali, le imprese e gli altri soggetti privati possono continuare ad acquisire e conservare archivi storici contenenti dati personali o gli è proibito dal Regolamento UE 2016/679 sulla protezione dei dati personali (GDPR)? Il GDPR risponde all’esigenza di tutelare i cittadini dall’invadenza dei giganti del web. Ma potrebbe avere la conseguenza non voluta di impedire la conservazione di archivi da parte di enti culturali privati.
Il GDPR, inoltre, pone rigide limitazioni al trattamento dei dati personali relativi alle condanne penali e ai reati. Si tratta di una norma giusta, a tutela dei diritti e libertà individuali, che però rischia di ostacolare l’attività delle associazioni delle vittime di mafia e terrorismo e delle organizzazioni della società civile impegnate nel contrasto alla criminalità.
Su questi temi, la Direzione Generale Archivi, l’Associazione Nazionale Archivistica Italiana e l’Istituto Centrale per gli Archivi invitano l’ufficio del Garante per la protezione dei dati personali, il Ministero della Giustizia, archivisti che operano in archivi pubblici e privati, accademici ed esponenti della società civile ad una giornata di studio e confronto.
PROGRAMMA
Introduzione
ore 9.30 Saluti istituzionali
Tiziana Coccoluto, Capo di Gabinetto del Ministro per i beni e le attività culturali
Fulvio Baldi, Capo di Gabinetto del Ministro della giustizia
Federico Lorenzini, Vice capo di Gabinetto del Ministro per i beni e le attività culturali
ore 10:00 Prima sessione
Il GDPR e la conservazione degli archivi privati
Presiede
Stefano Vitali, direttore dell'Istituto centrale per gli archivi
Archivi e ricerca storica nel nuovo quadro giuridico in materia di protezione dei dati personali
Irene Faganello, Ufficio del Garante protezione dati personali
Archivi privati: possibilità e limiti per la conservazione dei dati personali
Giulia Barrera, Direzione generale archivi
Tavola rotonda con:
Primo Ferrari, Fondazione istituto per la storia dell’età contemporanea ‒ ISEC
Antonella Bilotto, Centro per la cultura d'impresa
Francesca Blasetti, soc. AB archivibiblioteche
Sabrina Mingarelli, soprintendente archivistico bibliografico per Marche e Umbria e dirigente ad interim del Servizio I della DG Archivi
Ilaria Romeo, Archivio storico CGIL
La conservazione degli archivi da parte dei privati
Antonio Caselli, Ufficio del Garante protezione dati personali
12.30 ‒ 13.00 Dibattito
Pausa pranzo
ore 14.00 Seconda sessione
GDPR, trattamento e consultabilità dei dati penali conservati negli archivi
Presiede
Mariella Guercio, ANAI
14:00 - 14:20 Apertura dei lavori
Giovanni Panebianco, Segretario generale del Ministero per i beni e le attività culturali
Anna Maria Buzzi, Direttore generale archivi
Dati penali negli archivi: cosa cambia con il GDPR?
Giulia Barrera, Direzione generale archivi
Il trattamento per finalità di archiviazione storica dei dati personali relativi a condanne penali e reati
Simone Bonavita, ISLS - Information Society Law Center, Università di Milano
Tavola rotonda con:
Francesco Biscione, storico
Michele Di Sivo, Archivio di Stato di Roma
Ombretta Ingrascì, Osservatorio sulla criminalità organizzata, Università di Milano
Ilaria Moroni, Rete degli archivi per non dimenticare
Stefano Twardzik, Università di Milano
16.30 – 17.00 Dibattito e conclusioni
Scarica il programma (file pdf - 594 Kb)
L’incontro sarà accessibile a distanza tramite diretta streaming
Per partecipare è necessario iscriversi qui