PEC: ic-a@pec.cultura.gov.it  e-mail: ic-a@cultura.gov.it   tel: (+39) 06 5190976

Istituto Centrale per gli Archivi - ICAR

Portale Antenati | Dal registro alla Storia: Corrado Alvaro

Sul portale Antenati è stato pubblicato l'anno di nascita di Corrado Alvaro, uno dei più importanti scrittori italiani del Novecento. Questo documento, conservato nell'Archivio di Stato di Reggio Calabria, offre una preziosa testimonianza delle origini di uno degli intellettuali più significativi e poliedrici della letteratura italiana, la cui attività di scrittore, giornalista, poeta e sceneggiatore ha lasciato un’impronta profonda nel panorama culturale del Paese

Corrado Alvaro nacque a San Luca (Reggio Calabria) nel 1895. Figlio di un maestro elementare impegnato nell’educazione dei contadini analfabeti, Alvaro si distinse come scrittore, giornalista e poeta.
Prosegue gli studi a Perugia e Catanzaro, esordendo giovanissimo con la raccolta di poesie Polsi nell’arte, nella leggenda, nella storia (1911). Nel 1915 partecipa alla Prima Guerra Mondiale come ufficiale di fanteria sul Carso, esperienza che ispira la silloge Poesie grigioverdi (1917). Nello stesso periodo inizia la carriera giornalistica, collaborando con il Resto del Carlino e dal 1919 con il Corriere della Sera.

Dopo la laurea in lettere a Milano nel 1920 e la pubblicazione del primo volume di racconti La siepe e l’orto, si trasferisce a Roma con la moglie Laura Babini. Nel 1922 entra nella redazione de Il Mondo di Giovanni Amendola, impegnandosi nella lotta antifascista fino alla chiusura del giornale nel 1926. A causa delle persecuzioni fasciste, si rifugia per un periodo a Parigi e Berlino.

Negli anni Trenta cura diverse antologie di racconti e, come inviato de La Stampa, compie viaggi all’estero, documentati in reportage come Viaggio in Turchia (1932) e I maestri del diluvio (1935). Collabora con numerose riviste culturali e ottiene riconoscimenti con opere come Vent’anni (1930) e Gente in Aspromonte (1930).

Dopo la caduta del fascismo, dirige il quotidiano Il Popolo di Roma fino al 1943, quando è costretto a nascondersi a Chieti. Tornato a Roma nel 1944, fonda nel 1945 il Sindacato nazionale degli scrittori, di cui sarà segretario fino alla morte.

Nel dopoguerra pubblica numerosi libri, tra cui L’Italia rinunzia? (1945), Un treno nel sud (1950) e 75 racconti (1955). Negli anni Quaranta si dedica anche alla sceneggiatura, collaborando a film come Noi vivi (1942), e all’attività di traduttore di grandi autori.

Corrado Alvaro muore a Roma l’11 giugno 1956.

Puoi consultare l’atto di nascita sul Portale Antenati: Archivio di Stato di Reggio Calabria > Stato civile italiano > San Luca > 1895