Software

Il grammofonoLa sottosezione contiene informazioni sui principali applicativi realizzati, in sede nazionale e internazionale, per la descrizione degli archivi storici e per la gestione documentale; informazioni che, per quanto concerne i software commerciali, sono state acquisite dai siti ufficiali dei prodotti.

La sottosezione è suddivisa in due parti:
1. Nazionali
2. Internazionali




1. Nazionali

Web semantico e descrizione archivistica: un applicativo semantico per gli archivi
Da molti anni ormai si parla con sempre maggiore consapevolezza di Semantic Web, iniziativa che si propone di promuovere l'interoperabilità nella rete internet, trasformandola da rete di documenti a rete di dati, inseriti in un contesto e arricchiti di semantica, ed elaborabili dalle macchine.Il Web può essere cioè definito Semantico quando i computer diventano in grado di compiere operazioni logiche su dati di natura differente collegati tra di loro, così da inferire nuova conoscenza a partire da quella nota. Per far ciò è necessario strutturare l'informazione in maniera tale che i documenti non siano "isole di dati" ma piuttosto "basi di dati aperti" da cui un programma sia in grado di attingere automaticamente informazioni.
Lo strumento formale adottato in questo contesto per strutturare adeguatamente l'informazione è il modello RDF, che insieme ad una sua estensione, il linguaggio OWL, ha fornito il supporto per definire formalmente non soltanto le risorse e i termini usati nei dati, ma anche le caratteristiche logiche, i vincoli, le equivalenze, le relazioni fra i termini, etc. OWL rappresenta pertanto uno strumento per costruire delle vere e proprie "ontologie", intese come rappresentazioni formali della conoscenza all'interno di uno specifico dominio.
L'esigenza di poter disporre di una soluzione applicativa in grado di gestire globalmente dati storico archivistici in tal modo strutturati, proponendone modalità di esposizione e navigazione/ricerca originali ed innovative, ha spinto il Centro MAAS allo sviluppo di un impianto software  interamente basato su componenti open source, che riprende ed estende le funzionalità di base offerte da Exhibit, piattaforma libera sviluppata all'interno del progetto SIMILE dal Massachusetts Institute of Technology (MIT). 
Questo "applicativo semantico", approntato in via sperimentale nel 2011 per alcune banche dati dell'Archivio centrale dello Stato (Casellario Politico Centrale; Fascicoli nominativi del fondo Direzione generale Demografia e razza, Divisione razza; Fascicoli comunali del fondo Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio araldico) presentate nella sezione multimediale della mostra "La macchina dello Stato" (Roma, Archivio centrale dello Stato, 22 settembre 2011-16 marzo 2012), ambisce ad offrire un accesso dinamico alle informazioni tramite funzioni di ricerca avanzate assicurate da una navigazione a faccette, presentando i dati ricondotti in forma intuitiva e di facile fruizione per l'utente ai diversi contesti (geografico, temporale, storico-istituzionale, organizzativo, etc.) contemplati dalle diverse realizzazioni.
L'applicativo si presenta sostanzialmente suddiviso in due spazi funzionali ben distinti: la parte superiore della schermata è dedicata alla navigazione e alla ricerca, la parte inferiore alle diverse modalità di visualizzazione dei risultati. Le potenzialità offerte dalla classificazione a faccette vengono sfruttate appieno per dare all'utente immediata contezza dell'universo informativo coperto dalla banca dati, attraverso una diretta esposizione delle classi di oggetti in essa rappresentate: ciascuna faccetta costituisce di fatto un indice di campo che espone a vista valori e frequenze, agendo sui quali è possibile impostare direttamente frasi di ricerca articolate e complesse.
All'inizio della navigazione, le informazioni disponibili si trovano integralmente esposte nelle liste di valori che compongono nel loro insieme le faccette; sulla base di ordinamenti personalizzabili. Di norma, i valori formanti i vari indici sono affiancati da una cifra indicante la frequenza (numero di occorrenze) di quel singolo valore nella classe informativa di appartenenza; la cifra cambia man mano che si impongono scelte nella navigazione, indicando il numero di unità informative presentanti gli attributi selezionati nel subset di risultati sottostanti. La scelta di un termine su una faccetta comporta una conseguente riconfigurazione del sistema: le liste si aggiornano presentando esclusivamente i valori corrispondenti alle opzioni impostate, restringendo progressivamente il focus sull'oggetto della query. Attraverso input box collocate nella zona di ricerca, è possibile introdurre criteri di ricerca ulteriori, impostando un range di date di riferimento, o inserendo un termine di ricerca testuale.
I risultati della ricerca occupano la parte inferiore della schermata, e possono essere organizzati simultaneamente in diverse modalità di presentazione: una sintetica scheda riepilogativa dei dati del record (sintesi); una presentazione tabellare (tabella), su cui è possibile effettuare facili operazioni di riordinamento dei risultati cliccando sulle intestazioni delle singole colonne; una modalità eventi, che ricolloca graficamente su una linea temporale i record trovati; infine, in presenza di toponimi convenientemente utilizzabili, una presentazione per luoghi che organizza i risultati esponendoli (georeferenziandoli) nella visualizzazione GoogleMaps. Da ciascuna unità informativa presente in ognuna di queste possibili visualizzazioni di elenchi di risultati si apre la relativa scheda di dettaglio, a sua volta collegata a eventuali oggetti digitali ad essa associati.
Nel rispetto di queste caratteristiche generali del modello, si possono comunque ottenere personalizzazioni per soddisfare diverse esigenze descrittive di specifici contesti informativi. I componenti di presentazione sono stati pensati infatti per un riuso modulare, ed è contemplata la possibilità di dar vita, nell'ambito della medesima applicazione, a diverse "viste" che offrono punti di accesso specializzati e differenziati al complesso dei dati ospitati dal sistema informatico, con la possibilità di intervenire in maniera puntuale su stili e funzionalità di presentazione.
Il motore di ricerca utilizzato nel prototipo è Apache Lucene, una soluzione ampiamente collaudata per versatilità e prestazioni; la generazione degli indici a partire da dati in formato XML è realizzata dal DataImportHandler di Apache Solr, modulo che consente anche la generazione degli indici a partire da basi dati relazionali. L'impianto software si propone infatti di dare una risposta alla esigenza sempre più avvertita di esporre dati esistenti per renderli accessibili nelle modalità richieste dalla affermazione del Web Semantico e degli standard ad esso connessi. Le basi dati esistenti sono per lo più riconducibili al formato tabellare proprio dei sistemi relazionali. La mappatura dei dati tabellari in proprietà e relazioni, consente di generare una rete di oggetti descrivibile con il formalismo delle ontologie web (RDF OWL).
Uno dei componenti di configurazione del sistema realizza le associazioni tra i due formati (tabellare e RDF), permettendo di arricchire le informazioni sui contenuti mediante l'utilizzo di marcatori appartenenti a standard riconosciuti o di introdurre caratterizzazioni specifiche in funzione delle peculiarità del contesto. I dati così prodotti risultano già idonei alla pubblicazione nelle modalità Linked Data.  Le stesse funzionalità possono essere chiaramente applicate a partire da dati pubblici resi già disponibili nel formato RDF.
Nell'ambiente applicativo sviluppato per la consultazione, accanto alle modalità di interazione via faccette o liste elastiche, è stato integrato un punto di accesso per interrogazioni SPARQL, tramite cui viene resa possibile l'esportazione dei risultati di query in formato RDF OWL.
La portata innovativa e le potenzialità di applicazione di un simile "format" di presentazione e interrogazione di dati per loro natura estremamente specialistici e "rarefatti" come quelli archivistici è stata sperimentata con successo in una serie di interventi realizzati dal Centro MAAS nel campo degli archivi storici, spaziando dalla realizzazione di sistemi di navigazione per alcune banche dati fotografiche dell'ACS (Prima guerra mondiale; Mostra della Rivoluzione Fascista; Partito Nazionale Fascista - Attività del Duce) alla recente pubblicazione, per il medesimo Istituto, della banca dati Governi, presentata nell'ambito dell'International Open Data Day Italia 2013 e presto resa disponibile al pubblico sul sito dell'Archivio centrale dello Stato. Prossimo alla pubblicazione anche il Sistema dell'Archivio storico della Presidenza della Repubblica, per il quale è stata particolarmente enfatizzata - con la realizzazione di tre distinte "viste" funzionali - la scelta di affiancare e correlare allo strumento di ricerca appositamente elaborato (la Guida ai fondi dell'ASPR) una ramificata impalcatura di dati storico-istituzionali per integrare le descrizioni archivistiche con un ulteriore corredo informativo, allo scopo di definire compiutamente l'ambito del contesto di produzione delle carte, sia dal punto di vista storico-istituzionale che dal punto di vista funzionale-organizzativo. Va infine ricordato che sul medesimo applicativo si basa anche il progetto per la gestione e l'implementazione dei Soggetti Produttori e dei Profili Istituzionali della Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani, promosso dall'Istituto Centrale per gli Archivi e presentato nell'ambito della giornata seminariale svoltasi presso l'ACS l'11 dicembre 2012. Con questo progetto si intende mettere a disposizione dell'amministrazione centrale e degli Istituti archivistici periferici uno strumento di analisi, controllo, gestione e aggiornamento dei dati riferibili alla informazione storico istituzionale offerta dal Sistema Guida generale, e per suo tramite dal Sistema Archivistico Nazionale. 
L'applicativo ha reso possibile una diversa strutturazione dei dati XML originari e la presentazione dei soggetti produttori e dei profili istituzionali "Guida generale" sotto forma di elenchi di istanze delle rispettive proprietà-faccette valorizzate nella frequenza e ricondotte in maniera diretta a tutte le altre dimensioni informative a cui sono collegate nel Sistema: contesti storici, tipologie, sottotipologie, complessi archivistici, Archivi di Stato. La navigazione condotta sulle faccette esposte nelle diverse viste realizzate permette - attraverso filtri di ricerca estremamente flessibili e puntuali - di rendere immediatamente individuabili e quantificabili le unità informative (soggetti produttori e profili istituzionali generali) che necessitano di interventi integrativi, e la loro ripartizione rispetto a tipologie, contesti storici e Istituti interessati.

Archimista, software di descrizione archivistica open source 
Archimista è una applicazione open source per la schedatura, l'ordinamento e la descrizione degli archivi storici. Per la realizzazione dell'applicativo software - che nasce dalle precedenti esperienze di Sesamo, promosso dalla Regione Lombardia e di Guarini Archivi, promosso dalla Regione Piemonte - è stata stipulata un'intesa nel gennaio del 2010 tra le due regioni e Direzione generale per gli archivi. L'incarico per lo sviluppo è stato affidato all'Università degli studi di Pavia; l'applicazione è stata sviluppata dalla Cooperativa Codex di Pavia. Dal 2012, sviluppi e manutenzione evolutiva sono realizzati nell'ambito di un accordo tra Regione Lombardia e Politecnico di Milano. 
Queste le principali caratteristiche:
• funziona sia su postazioni stand alone che in modalità client server 
• accompagna l'operatore nelle operazioni di schedatura, ordinamento e inventariazione 
• gestisce sia descrizioni inventariali che censimenti e guide 
• per particolari tipi di documenti (fotografie, stampe, disegni) e di oggetti (beni demoetnoantropologici, opere d'arte) utilizza schede, con caratteristiche specifiche, i cui tracciati sono derivati da quelli  ICCD 
• produce report per la stampa degli strumenti di corredo e per la stampa di etichette 
• consente di associare oggetti digitali alle descrizioni 
• produce dati allineati con le specifiche del Sistema Archivistico Nazionale - SAN 
Il software è stato sviluppato con l'intento di potersi integrare in sistemi più ampi, andandone a costituire un modulo per la descrizione inventariale. Può, a sua volta, rappresentare un collettore in grado di ospitare più banche dati frutto di interventi diversi, in modo da poter essere utilizzato da istituti di conservazione, istituzioni territoriali, aziende di servizi come "ambiente di cumulazione". 
Il software, sviluppato con strumenti open source, viene rilasciato con una licenza open source GPL per consentire  ad altri soggetti pubblici e privati di sviluppare funzionalità e moduli aggiuntivi. 
Presentato nel novembre 2011,  Archimista  è stata rilasciato nella sua prima versione ufficiale, la 1.0.0,  nell'aprile 2012. Attualmente (luglio 2013) è in distribuzione la release 1.2.1. 
È in corso lo sviluppo del modulo di interrogazione e presentazione delle descrizioni e degli oggetti digitali ad esse associate. 
Il download della applicazione e del manuale e le notizia relative agli sviluppi in corso si trovano sul sito ufficiale: http://www.archimista.it/
I sorgenti sono pubblicati su: http://www.archiviando.org/forum/viewforum.php?f=64 
Il forum di discussione per gli utenti ospitato dal forum ANAI Lombardia è: http://www.archiviando.org/forum/viewforum.php?f=64  
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti si rimanda a: 
Regione Lombardia -DG Culture, Identità e Autonomie - Archivi storici e portale Lombardia Beni Culturali 
http://www.cultura.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=News&cid=1213592477119&childpagename=DG_Cultura/Detail&pagename=DG_CAIWrapper 
Politecnico di Milano - Area Servizi Bibliotecari di Ateneo - Archivi Storici
http://www.biblio.polimi.it/risorse/archivi-storici/
Soprintendenza archivistica per la Lombardia 
http://www.sa-lom.archivi.beniculturali.it/index.php?id=847

Archivio Storico, software creato da Aicod (Azienda per l'Informazione e la Comunicazione Digitale
Aicod (Azienda per l'Informazione e la Comunicazione Digitale), una web agency specializzata nello sviluppo di siti Internet e campagne di web marketing, propone, progetta, produce e commercializza l'informazione e la comunicazione web per le amministrazioni pubbliche, le aziende e i privati. Tra i suoi progetti ha realizzato il software "Archivio Storico", che nasce dalla volontà di rispondere alle esigenze di Aziende, Enti e Istituzioni che vogliano tutelare il loro patrimonio archivistico. La piattaforma, le cui caratteristiche le conferiscono solidità, affidabilità e velocità, guida l'utente nella fase di compilazione e gestione dei contenuti. L'obiettivo è fornire un archivio digitale completo e catalogabile secondo le più complesse esigenze archivistiche, che risponda alle interrogazioni secondo categorie prestabilite. Il motore di ricerca permette una gestione veloce dell'archivio, la conversione in automatico di tutti i file multimediali e la gestione dell'archivio fotografico, audio e video, sia in formato leggero che in alta definizione.
Per maggiori informazioni: http://www.aicod.it/; http://www.softwarearchiviostorico.it/

Arianna
Si tratta di un insieme di prodotti per la descrizione e gestione di archivi storici e di deposito.
In particolare, il software Arianna3 fornisce strumenti per l’attività di descrizione, di riordino e di indicizzazione.
Tra le principali caratteristiche dell’applicativo si sottolineano le seguenti:
- disponibilità della versione stand alone e della versione client server;
- adattabilità del modello descrittivo alle varie tipologie, realtà ed esigenze archivistiche e possibilità di costruire molteplici vie di accesso alla documentazione;
- conformità agli standard internazionali di descrizione archivistica ISAD (G) e ISAAR (CPF);
- compatibilità con il tracciato del Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche (SIUSA);
- produzione di strumenti di corredo pubblicabili sul Web grazie al formato HTML e stampabili a partire da file "rtf".
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche Arianna3:
- adotta lo standard XML/EAD;
- supporta tutti i più diffusi database server (MySQL, PostgreSQL, Oracle o SQLserver) e può gestire contemporaneamente più banche dati appartenenti anche ad interventi archivistici diversi;
- presenta un’interfaccia in inglese e italiano ma, grazie all’adozione dello standard UNICODE, permette di produrre descrizioni archivistiche con i caratteri di tutte le lingue;
- utilizza un motore di indicizzazione “full-text” che permette di effettuare qualsiasi tipo di ricerca all’interno delle banche dati archivistiche (ricerche a testo libero in stile “google-like” che facilitano il reperimento di qualsiasi unità archivistica);
La versione base del software può essere integrata con modelli aggiuntivi:
- “Arianna3 Verifica” che consente di progettare modelli di rilevamento dati e di applicarli nell’ambito di interventi archivistici con lo scopo di garantire uniformità alle descrizioni prodotte, verificare le schede compilate durante l’attività di descrizione, riscontrare eventuali anomalie rispetto al modello predefinito, supportare la supervisione di interventi archivistici complessi;
- “Arianna3 Scarto” che permette, utilizzando lo stesso modello descrittivo e la stessa struttura gerarchica, di gestire in modo unitario l’archivio storico e quello di deposito, progettare e gestire le attività di selezione e scarto, differenziare visivamente le unità archivistiche sulla base della loro appartenenza ad una specifica fase di vita, effettuare il versamento allo storico della documentazione;
- “Arianna3 Tab” che consente di gestire dati prodotti in formato tabellare e di importarli in banche dati Arianna3;
- “Arianna3 EAD” che permette di produrre inventari conformi allo standard internazionale EAD;
- “Arianna3 SIUSA” che consente di esportare i dati immessi in Arianna3 in un formato leggibile dal Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche;
- “Arianna3 Cart” che estende la capacità descrittiva di Arianna3 grazie alla scheda elaborata per la descrizione della documentazione cartografica.
Un’ulteriore prodotto disponibile è Arianna Web, software progettato per pubblicare su Internet banche dati archivistiche in formato XML/EAD, in grado di interoperare con qualsiasi software per la realizzazione di descrizioni archivistiche utilizzando mappature specifiche tra i vari modelli descrittivi e il formato XML/EAD. L’applicativo può restituire le informazioni sia solamente in forma testuale, pubblicando tutti i campi che sono stati compilati in fase di descrizione, sia pubblicando anche riproduzioni digitali collegate alla descrizione archivistica.
Può essere integrato con moduli aggiuntivi che estendono funzionalità e caratteristiche: la gestione degli utenti (per profilare permessi e diritti di tutti coloro che si registrano); l’e-commerce (per l’acquisto delle riproduzioni digitali dei documenti digitalizzati); il modulo sala studio (per un vera e propria gestione virtuale di una sala studio d’archivio).
Informazioni sulle diverse soluzioni, progettate, sviluppate e distribuite dalla Società Hyperborea, disponibili all'URL: http://www.ariannaonline.it/ 

GEA 5.0
Software per descrivere, gestire e consultare gli archivi storici, sviluppato dal Consorzio BAICR Sistema Cultura e strumento tecnico di realizzazione del progetto “Archivi del Novecento” (http://www.archividelnovecento.it).
- descrivere il contenuto in maniera strutturata e controllata;
- ordinare e integrare le informazioni, normalizzando la rappresentazione sia di fondi archivistici che di raccolte documentarie;
- ricostruire patrimoni archivistici frammentati;
- consultare efficacemente gli oggetti multimediali associati alla descrizione archivistica;
- produrre report di stampa raffinati;
- esporre sul web i risultati del lavoro archivistico;
- creare reti di archivi affini e complementari.
L’organizzazione delle informazioni archivistiche rispetta la tradizione descrittiva nazionale ed è conforme agli standard internazionali ISAD (per la descrizione archivistica), ISAAR-CPF (per i record d’autorità) e ISDIAH (per i soggetti conservatori). L'applicativo genera file XML basati sugli standard EAD/EAC.
Tra le funzioni principali si segnalano le seguenti:
- struttura archivistica: con il livello di descrizione “Superfondo” è possibile strutturare un complesso di fondi (anche articolato al suo interno) che può riguardare o entità reali cui per convenzione non si attribuisce il livello di fondo (ad esempio, un ministero) o aggregazioni di altro tipo (cronologiche, tematiche, geografiche); la struttura del fondo può essere determinata preventivamente o in corso d’opera, così come l’assegnazione delle singole schede ai diversi livelli della struttura; ed ancora, sono attive funzioni di spostamento di schede vincolate al rispetto di coerenze archivistiche;
- schede biografiche: richiamabili tramite link a partire da alcuni campi delle schede archivistiche;
- strumenti di ordinamento: per ogni livello archivistico è possibile dettare criteri e sottocriteri di ordinamento diversi (numerico, cronologico, alfabetico, per segnatura originaria, per classificazione, per protocollo) assegnando poi alle sequenze ordinate una numerazione, sempre modificabile;
- liste d’autorità: al “serbatoio” archivistico in senso proprio se ne affianca uno di voci d’autorità, indispensabile per controllare l’indicizzazione e permettere l'accesso dinamico alle informazioni di contesto essenziali; inoltre, le schede gestiscono le forme varianti dei nomi e (per i toponimi) quelle storiche in modo da poterle mantenere nella descrizione a fronte di una normalizzazione della forma controllata;
- navigazione semantica: garantita dalla possibilità di stabilire collegamenti ipertestuali tra schede diverse sulla base dei contenuti o dei contesti di riferimento;
- titolario di classificazione: la descrizione del piano di classificazione permette di importare la struttura del titolario nei livelli della struttura archivistica secondo differenti modalità;
- collocazioni fisiche: un servizio apposito, attivo all'interno di una vista dedicata, consente di assegnare le schede a determinate collocazioni fisiche (topografiche o di “imbustamento”), evitando di ricompilare i relativi campi nelle singole schede; inoltre, ulteriori funzionalità di rinumerazione garantiscono un controllo nella fase del condizionamento finale;
- ricerca: generica, per campo o per tipo di scheda.
- stampe: diversi report (inventario a livello di unità archivistica o di unità documentaria, indice dei nomi con riferimento alla segnatura archivistica, indice dei descrittori, indice dei corrispondenti, sigle e rimandi).
- help on line: il sistema è in grado di richiamare automaticamente il paragrafo del manuale relativo alla funzionalità attiva in quel momento; ogni campo è inoltre corredato da un’istruzione archivistica e redazionale di compilazione.
GEA sfrutta la tecnologia dei più diffusi motori di database relazionale. L'installazione supporta infatti l'utilizzo di Oracle, SQL Server e PostgreSQL, per rispondere alle esigenze della variegata platea di clienti. Si avvale inoltre del motore di indicizzazione Apache Lucene, che garantisce elevate prestazioni nella funzionalità di ricerca full-text. In termini di sicurezza informatica prevede la possibilità di personalizzare la modalità di autenticazione mettendo a disposizione sia un'autenticazione applicativa, che può essere configurata in modo che integri la normativa in termini di sicurezza informatica (Dlgs 196/2003), sia di demandarla ai sistemi già in uso presso il cliente (Single Sign On, LDAP).
Informazioni sul software disponibili all’URL: http://www.baicr.it/site/it-IT/Gli_Strumenti/Software/GEA/
 

Guarini Archivi
Guarini Archivi è un prodotto della Regione Piemonte per la schedatura, il riordino e l'inventariazione di archivi storici.
L'applicativo consente di acquisire alla banca dati regionale le informazioni sul patrimonio documentario e continua la tradizione consolidata di "Guarini Patrimonio Culturale" insieme al quale costituisce il Sistema informativo culturale della Regione Piemonte, finalizzato alla fruizione integrata del patrimonio archivistico, bibliotecario, artistico e demoantropologico presente sul territorio regionale.
Il software permette di creare liberamente strutture ad albero, senza vincoli di livelli imposti e che possono essere modificate sia durante la schedatura, sia in fase di riordino. Inoltre, consente di descrivere fondi, serie e unità archivistiche con uno stesso tracciato grazie all'utilizzo di una scheda conforme agli International Standards of Archival Description (ISAD) che presenta, però, un diverso ordine e dettaglio delle informazioni. Enti e soggetti produttori possono essere descritti a diversi livelli di approfondimento, con un tracciaro conforme agli International Standards of Archival Autority Records (ISAAR).
Per quanto concerne le attività ordinamento/riordinamento archivistico Guarini Archivi permette lo spostamento manuale di sezioni d'archivio e di singole schede direttamente sulla struttura ad albero; ed ancora, consente di visualizzare in forma tabellare porzioni di schede (per esempio quelle collegate allo stesso ramo dell'albero) e di operare interventi di riordino cronologico, alfabetico o numerico su uno o più campi, fino alla ricostruzione della struttura originaria o tradizionale dell'archivio. A seguito di tali interventi di riordino il sistema provvede automaticamente a riorganizzare sia la struttura dell'albero sia la concatenazione delle schede ad esso collegate.
In merito alla produzione di strumenti archivistici il sistema prevede numerose uscite di stampa, da quelle più utili in fase di lavorazione dell'archivio fino alla composizione dell'inventario definitivo, completo di struttura e indici. I dati inseriti durante la schedatura vengono recuperati per la composizione a stampa sia delle introduzioni storiche e archivistiche a livello di fondi e serie sia per la descrizione delle unità archivistiche, dando ampia facoltà all'archivista di intervenire sulla scelta dei dati da inserire e sulla loro veste grafica; inoltre, funzionalità automatiche permettono di indicare per ogni fondo e serie l'arco cronologico e la consistenza complessivi.
Ulteriore funzionalità da segnalare è quella relativa alla ricerca realizzabile in due modalità: per parola e avanzata.
Informazioni, applicativo e manuale disponibili all'URL: http://www.regione.piemonte.it/cultura/guarini/index.htm

Sesamo 4.1
Software progettato dalla Regione Lombardia, realizzato da Archidata e distribuito gratuitamente su tutto il territorio nazionale a seguito di una convenzione con gli Istituti archivistici del Ministero per il beni e le attività culturali.
L’applicativo permette di descrivere i fondi archivistici attraverso una struttura gerarchica a più livelli di aggregazione e basata su un tracciato che segue le norme elaborate dal Consiglio internazionale degli archivi (in particolare, l’International Standard Archival Description-ISAD(G) per la descrizione del corpus documentario e l’International Standard Archival Authority Record for Corporate Bodies, Persons and Families-ISAAR (CPF) per quanto riguarda la descrizione di enti, individui o famiglie in qualche misura in relazione con gli archivi).
Per la descrizione archivistica sono  presenti quattro schede principali:
1. soggetto produttore
2. soggetto conservatore
3. complesso archivistico
4. unità
Ulteriori quattro schede sono finalizzate all’inserimento di informazioni relative alla “Bibliografia”, agli “Strumenti di corredo”, agli “Schedatori” e ai “Riferimenti esterni” (ad esempio, immagini da collegare alle descrizioni archivistiche).
Inoltre, Sesamo è in grado di importare e/o esportare dati. Consente infatti di importare dati sia da precedenti versioni di Sesamo, sia da un documento di testo con estensione “txt”; per qunato concerne l’esportazione consente di esportare le proprie informazioni nel formato “rtf”, “txt” o “xml”.
Informazioni disponibile all’URL: http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/strumenti
Manuale della release 3.2, manuale della release 4.1 e aggiornamenti di Desco e di Sesamo scaricabili dall’URL: http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/strumenti

xDams
Si tratta di una piattaforma di gestione documentale sviluppata interamente sul Web, ideata e realizzata per il trattamento, la gestione, la fruizione integrata di archivi storici multimediali: permette, infatti, di gestire, consultare, rendere immediatamente fruibile il patrimonio conservato, scambiare dati ed informazioni, promuovere la partecipazione del singolo archivio al network di settore (aggregati di archivi fotografici, sonori, audiovisivi) e integrarlo nell'economia emergente della cultura digitale.
È un sistema informativo aperto, ideato e sviluppato assicurando alla piattaforma le imprescindibili caratteristiche tecnologiche di interoperabilità, esportabilità, portabilità e modularità e, in particolare:
- è sviluppato in modalità ASP (Application Service Provider) e utilizza il canale Web per l’accesso e l’interazione con i dati;
- adotta uno standard pubblico di conservazione di lunga durata dei dati come XML, procedure applicative non proprietarie basate su tecnologia Java e un’architettura software totalmente multipiattaforma;
- utilizza componenti software open source come Linux, Apache e Jboss.
Nella piattaforma di xDams le informazioni archivistiche sono conservate e rese disponibili in formato XML e sono conformi allo standard EAD; ciò consente di:
- accedere e consultare ogni tipologia di risorsa archivistica in un ambiente comune (XML);
- creare strumenti di ricerca virtuali nativi all'interno di un'unica griglia di riferimento (EAD);
- incrementare e aggiornare costantemente le risorse archivistiche disponibili;
- effettuare, tramite il motore di ricerca XML Extraway®, ricerche full text.
Ed ancora, è un sistema:
- multiutente, in grado di offrire un accesso differenziato all'utenza, prevedendo privilegi di accesso, utilizzazione di servizi e funzionalità diversi;
- multiarchivio, in grado di gestire in modo integrato risorse documentarie e allegati digitali multimediali;
- multimediale che, oltre a offrire la descrizione di documenti d'archivio, consente di associare a essi, o di ordinare autonomamente, altre tipologie di documenti, come immagini fotografiche, documenti audiovisivi, file musicali.
Le sue componenti sono:
- il modulo gestione utenti (funzioni di creazione dei profili utenti abilitati all'accesso del sistema);
- il modulo di gestione degli archivi (funzioni per la creazione e configurazione di un archivio);
- l’elenco archivi (componente che consente l’elenco delle basi dati suddivise per tipologia di archivio, assegnate ad un determinato profilo utente);
- il modulo per le ricerche (componente che riguarda tutte le funzioni che consentono la ricerca semplice e strutturata nonché la ricerca multiarchivio);
- il modulo per l’accesso ai dizionari di campo (componente che consente l'accesso al dizionario di un determinato campo di archivio);
- il modulo per l’inserimento e l’aggiornamento di documenti all’interno di un archivio (specifico framework di interfacciamento alle API di Extraway per l'accesso a tutte le funzioni di editing dei documenti);
- il modulo di gestione documenti (funzioni di gestione relazioni: riordinamento ramo, spostamento documenti nella gerarchia, rinumerazione elementi);
- il modulo di collegamento ad altri documenti (componente che consente la ricerca e il collegamento all'interno della scheda corrente di un documento presente in un altro database);
- l’albero di navigazione gerarchia (componente che consente la navigazione gerarchica dell'archivio e gestisce tutte le funzioni di accesso alle relazioni fra documenti);
- il modulo di gestione code (componente che consente la gestione del sistema di code prodotte dalla richieste del gestore archivi che dovranno essere eseguite in modalità asincrona);
- il modulo per la gestione delle stampe (componente che consente la gestione della funzionalità di stampa in formato "pdf");
- il modulo per la visualizzazione immagini (componente che consente il “viewing” delle immagini gestite dal sistema attraverso l'utilizzo di uno specifico plug-in e il trattamento di immagini multipagina);
- il modulo di upload allegati digitali (componente che consente l'invio e il trattamento su sistema centrale di allegati digitali in modalità multipla; inoltre, per i formati di tipo immagine, consente la produzione automatica delle 3 risoluzioni per il canale Web, vale a dire thumb, low e high).
Tra i numerosi standard implementati in xDams si ricordano gli standard ISAD(G) e ISAAR (CPF), FIAF, Scheda F, Scheda OA, rispettivamente utilizzati per le descrizioni archivistiche, dei soggetti produttori, dei documenti audiovisivi, fotografici e di opere d'arte; mentre per la gestione delle pubblicazioni è stato realizzato un modulo applicativo ad hoc conforme al modello MODS (Metadata Object Description Schema), lo standard per la descrizione di risorse bibliografiche basato su XML e sviluppato dalla Library of Congress.
Informazioni sulla piattaforma, progettata, sviluppata e distribuita dalla Società Regesta.exe.
disponibili all’URL: http://www.regesta.com/.
Dal 10 luglio 2012 la piattaforma di archiviazione xDams di regesta.exe è diventata Open Source, con codice sorgente aperto, riutilizzabile e modificabile. Per scaricare il pacchetto di installazione, la documentazione di supporto (la guida all'installazione, il Manuale utente sulle funzionalità della piattaforma xDams, il glossario per l'indice analitico delle funzioni) occorre collegarsi al sito http://www.xdams.org/ ideato per gestire ed aggiornare informazioni e attività sulla piattaforma; il codice sorgente è distribuito sul repository Guithub all'indirizzo https://github.com/xdamsorg/xDams-core. La versione rilasciata oggi comprende il modello dati dell'archivio storico, codificato secondo EAD, il modulo soggetti produttori, e gli authority codificati in EAC-CPF; a fine luglio è prevista la pubblicazione dei moduli e dei files di configurazione per la gestione degli archivi fotografici e audiovisivi. Per il prossimo autunno è stato programmato il rilascio di una ulteriore serie di funzionalità per la gestione di aggregati descrittivi complessi (ricerca multipla, find&replace, propagazione voci di authority, ricerca multiarchivio). Diversi gli strumenti messi a disposizione degli utenti per facilitare il download e rendere familiare l'ambiente della piattaforma: oltre ai manuali citati una demo introduttiva e  tre forum di discussione per l'assistenza completa (Installing xDams, Sviluppa su xDams, Parlando di archivi - su archivi, standard e modelli descrittivi).
Cfr. anche l'articolo "Una regione in rete: gli archivi storici dell'Emilia-Romagna e il progetto IBC" di Brunella Argelli: http://digitalia.sbn.it/upload/documenti/Digitalia20082_argelli.pdf  

Dolly: un software per la gestione della Biblioteca Digitale Lombarda
Il software open source voluto dalla Regione Lombardia e progettato dal Dipartimento di Scienze Storiche e Geografiche "C.M. Cipolla" dell'Università di Pavia è stato finalizzato alla realizzazione e alla gestione della Biblioteca Digitale della Lombardia. Il progetto Biblioteca Digitale della Lombardia si innesta su una serie di iniziative, avviate sin dal 2007, volte a potenziare e a integrare i siti web regionali settoriali, facendoli confluire in un portale, punto di accesso unificato ai beni culturali della Lombardia. La biblioteca digitale, che endemicamente si compone di materiale disomogeneo e sfugge le logiche dei limiti e vincoli fisici, si pone idealmente come primo esperimento di integrazione e sforzo comune. Per accogliere i diversi metadati che orbitano attorno agli oggetti digitali si è preferito il formato METS (Metadata Encoding and Transmission Standard). Tale scelta è stata dettata da alcune esigenze nel campo della manutenzione, flessibilità, interoperabilità, gestione di formati differenti, non pienamente soddisfatte dalle scelte architetturali di MAG (Metadati Amministrativi Gestionali). Inoltre abbracciare uno standard internazionale, gestito ed aggiornato dalla Library of Congress, solleva dalle difficoltà e, parzialmente, dai costi di tali attività e permette di avvalersi di applicativi (proprietari o liberi) prodotti in tutto il mondo senza dover richiedere sviluppi onerosi per un singolo specifico formato. il software Dolly, la cui realizzazione tecnica è stata affidata alla cooperativa Codex21, viene messo a disposizione delle biblioteche uno strumento di semplice utilizzo, modulare ed estensibile, anche grazie alla scelta forte di optare per una licenza libera.
Cfr. l'articolo "Dolly: un software per la gestione della Biblioteca Digitale Lombarda" di Agnese Galeffi, Salvatore Vassallo: http://digitalia.sbn.it/upload/documenti/DIGIT 12011.pdf?l=it  

MANUS
E' un database che comprende la descrizione e le immagini digitalizzate dei manoscritti conservati nelle biblioteche italiane pubbliche, ecclesiastiche e private. MANUS On Line, software applicativo prodotto dall'Istituto per il Catalogo Unico, costituisce dunque la base dati del censimento nazionale dei manoscritti in alfabeto latino prodotti dal Medioevo all'età contemporanea e conservati nelle biblioteche italiane, iniziato negli anni Ottanta. Lo standard catalografico prevede la possibilità di inserire descrizioni di livello diverso, da poche notizie, anche di recupero, a schede esaustive di prima mano, sempre rispettose delle regole dettate dalla Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento, a c. di V. Jemolo e M. Morelli, Roma, ICCU, 1990.
Per informazioni: http://manus.iccu.sbn.it/  

Tra ricerca e catalogo: un nuovo software per la descrizione dei manoscritti in Germania
Per leggere l'articolo di Gigliola Barbero: http://digitalia.sbn.it/upload/documenti/digitalia20050_BARBERO.pdf

2. Internazionali

ICA-AtoM (ICA Access to Memory)
L’ICA-AtoM (acronimo di “International Council Archives - Access to Memory”) è un software open source, interamente online, per la descrizione archivistica.
Tra le principali caratteristiche dell'applicativo si segnalano le seguenti:
- web-based: l’utente finale (ricercatore, schedatore, amministratore) accede a tutte le funzionalità di ICA-AtoM (visualizzazione, modifica, inserimento, traduzione, amministrazione) direttamente dal proprio browser;
- multi-lingua: l’interfaccia utente è disponibile in varie lingue (tra cui l’italiano). Inoltre è possibile tradurre anche il contenuto (descrizioni), punti di accesso e i termini delle diverse tassonomie (riguardanti, ad esempio, i tipi di media, tipi di materiali e tipi di deposito);
- basato sugli standard ICA, in particolare ISAD(G), ISAAR(CPF), ISDIAH;
- importazione di documenti XML EAD;
- esportazione in EAD, MODS, Dublin Core;
- progettato per supportare standard alternativi a quelli definiti da ICA, a tal proposito è stato implementato il supporto per RAD come standard descrittivo alternativo a ISAD (oltre alla possibilità di inserire descrizioni in Dublin Core o MODS;
- possibilità di plugin e temi (attualmente due temi);
- ideato sia per essere utilizzato da una singola istituzione sia per essere utilizzato all’interno di una rete di istituzione o come banca dati di aggregazione.
Disponibile gratuitamente all’URL: http://ica-atom.org


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