A seguito dell’avvio delle attività di migrazione nel Sistema Informativo Archivistico delle piattaforme descrittive nazionali (SIAS, SIUSA, Archivio digitale e Portale SAN - Strumenti di ricerca) è emersa la necessità di includere nei tracciati di interoperabilità 1.0 rilasciati nel 2018 alcuni elementi descrittivi aggiuntivi, e di porre rimedio a quelle imprecisioni e incongruenze che è stato possibile evidenziare proprio grazie al loro utilizzo estensivo nell’ambito di queste operazioni massive di export/import di dati. In questa fase è risultato inoltre indispensabile poter disporre di strumenti formali di validazione della codifica XML realizzata, che rendessero più agevole e puntuale la verifica della conformità alle specifiche icar import dei file XML sottoposti a validazione.
Questi interventi nel loro complesso hanno portato al rilascio di una versione 1.1 dei tracciati ICAR Import - totalmente retrocompatibile con la versione 1.0. - rispetto alla quale sono stati definiti i necessari strumenti formali di validazione. È stato in particolare realizzato un tool di validazione richiamabile a linea di comando, e con esso due schemi XSD che ridefiniscono gli schemi EAD3 e EAC-CPF eliminandone elementi e attributi non esplicitamente previsti dalle specifiche icar import (il documento di linee guida del 2018 comprensivo delle estensioni della versione 1.1), e introducendo assert XSD 1.1 per imporre i vincoli di utilizzo (obbligatorietà, valori controllati, ecc.) stabiliti dai tracciati, nel rispetto prioritario della validità complessiva a fronte degli schemi standard ufficiali.
Gli schemi XML dei tracciati icar import 1.1 e il relativo tool di validazione sono stati pubblicati dall’ICAR su un proprio repository github, anche per consentire agli operatori del settore (aziende e singoli professionisti) di rendere le proprie soluzioni applicative interoperabili con il SIA e – attraverso il SIA – con l’intero ecosistema del MiC.